L’Ucraina

Nome completo del paese: Ucraina
Superficie: 603.700 kmq
Popolazione: 48.396.470 abitanti (tasso di crescita demografica -0,72%)
Capitale: Kiev (2.588.400 abitanti, 3.296.100 abitanti nell’area metropolitana)
Popoli: 73% ucraini, 22% russi, 1% ebrei, 4% altri
Lingua: ucraino, russo, rumeno, polacco, ungherese
Religione: ortodossa ucraina (patriarcato di Mosca, patriarcato di Kiev), cattolica di rito greco (uniate), protestante, mennonita, ebraica
Ordinamento dello stato: repubblica presidenziale
Presidente: Victor Yushenko

Profilo economico
PIL: 205 miliardi di dollari
PIL pro capite: 4.200 dollari
Tasso annuale di crescita: 4%
Settori/prodotti principali: carbone, energia elettrica, metalli ferrosi e non ferrosi, petrolio e carburante, macchinari e mezzi di trasporto, prodotti chimici, industria alimentare (in particolare zucchero), cereali, barbabietole da zucchero, semi di girasole, verdura, manzo, latte
Partner economici: Russia, Turchia, Italia, Germania, Turkmenistan, USA
Fuso orario: un’ora avanti rispetto all’Italia

Feste e manifestazioni
Per Capodanno. Il 7 gennaio si festeggia il Natale ortodosso.
Pashka (Pasqua) è la festa religiosa più importante del calendario ortodosso.
A Lviv, il Virtuoso Nazionale occupa tutto il mese di maggio con spettacoli teatrali e musicali ispirati a tematiche nazionali.
La capitale festeggia la primavera con le Giornate di Kiev, che si svolgono durante l’ultimo fine settimana di maggio.
In agosto, la Crimea si autocelebra con le Stelle di Crimea di Yalta.
Il 24 agosto in tutte le città si svolgono i festeggiamenti per la Giornata dell’Indipendenza, che comprendono spettacoli ed eventi speciali.
Il 28 agosto, numerosi fedeli si recano in pellegrinaggio presso il monastero di Pochayiv per la Festa dell’Assunzione.

Valuta

grynia ucraina (UHA, a volte scritta ‘hryvnia’)

l’Euro e’ normalmente cambiato in tutte le pezzature ( non il conio metallico ).
Le leggende ( obsolete ) continuano a consigliare di portarsi dollari USA.

Storia

La storia dell’Ucraina è iniziata con il rumore degli zoccoli dei cavalli, quando gli sciti che dominavano le steppe a nord del Mar Nero, dal VII al IV secolo a.C., diedero inizio a secoli di dominazione politica e culturale straniera. Dopo gli sciti, altre ondate d’invasori (tra cui ostrogoti, unni e i kazari turco-iraniani) ne occuparono le terre.I primi che riuscirono a unificare e a controllare la zona per un lungo periodo furono gli scandinavi, noti con il nome di rus. Conquistarono Kiev nell’882 d.C. e, alla fine del X secolo, la città divenne il centro di uno stato unitario chiamato Rus’ di Kiev.
Nel 988, il capo della Rus’ di Kiev, Volodymyr, accolse il cristianesimo da Costantinopoli, dando così inizio a un lungo periodo d’influenza bizantina sulla politica e sulla cultura dell’Ucraina.
Nel 1520, l’impero ottomano controllava tutta la zona costiera dell’Ucraina.
Alla fine del XV secolo, la guerra e la peste avevano decimato la popolazione dell’Ucraina; in questo periodo, la regione venne occupata da schiavi in fuga e da rifugiati ortodossi che scappavano dalle regioni vicine, dove i controlli erano molto più severi. Tutte queste persone vennero definite kazaks (cosacchi), un termine turco che significa fuorilegge, avventuriero. Il nazionalismo ucraino che fiorì negli anni intorno al 1840, spinse i russi a proibire l’uso della lingua ucraina nelle scuole, sui giornali e sui libri. Dopo la prima guerra mondiale e la caduta dello zar, l’Ucraina ebbe la possibilità di guadagnarsi l’indipendenza, ma nessuna delle diverse fazioni del Paese riuscì a ottenere il sostegno decisivo. Ebbe così inizio una guerra civile con sei eserciti che si contendevano il potere e Kiev che cambiava governo cinque volte l’anno. Dopo una lunga serie di battaglie che coinvolsero anche la Russia, la Polonia e diverse fazioni etniche e politiche dell’Ucraina, la Polonia si appropriò di alcune zone dell’Ucraina occidentale e i sovietici ottennero il resto del paese. Nel 1922, l’Ucraina entrò a far parte ufficialmente dell’URSS. Nel corso degli anni ’20, mentre la leadership di Mosca diventava sempre più palese, si ebbe una ripresa del nazionalismo ucraino. Tuttavia, quando salì al potere nel 1927, Stalin utilizzò l’Ucraina come prova per le sue idee sul nazionalismo ‘pericoloso’. Nel 1932-33 macchinò una carestia che uccise almeno 7 milioni di ucraini. Durante l’epurazione del 1937-39, milioni di ucraini vennero assassinati o deportati nei campi di concentramento sovietici. La seconda guerra mondiale portò ulteriore devastazione e morte: 6 milioni di persone persero la vita nelle battaglie tra l’Armata Rossa e l’esercito tedesco. È stato calcolato che, nella prima metà del XX secolo, la guerra, la carestia e le epurazioni causarono la morte di più della metà della popolazione maschile e di circa un quarto di quella femminile dell’Ucraina.
Il disastro di Chernobyl, avvenuto in Ucraina nel 1986, e l’angosciosa lentezza della risposta ufficiale sovietica provocarono malcontento in tutto il paese; due anni dopo, la chiesa uniate emerse dall’isolamento. Il Movimento del Popolo Ucraino per la Ricostruzione, un movimento nazionalista fondato a Kiev da intellettuali e scrittori, si diffuse in tutto il paese nel 1990. Nel luglio dello stesso anno, il parlamento ucraino proclamò la sovranità della repubblica (ma non la secessione), dichiarazione che non ebbe molto effetto. Poco dopo il fallito colpo di stato sovietico dell’agosto del 1991, il Partito Comunista Ucraino (CPU) venne dichiarato fuori legge e in dicembre la popolazione votò all’unanimità per l’indipendenza. Leonid Kravchuk, ex-presidente del CPU, fu eletto primo presidente dell’Ucraina. La divisione in diverse fazioni costrinse il governo a rassegnare le dimissioni nel settembre del 1992; inoltre, la disputa con la Russia, in merito alla riserva di armi nucleari dell’Ucraina e al controllo della flotta del Mar Nero (che si trovava presso il porto di Sebastopoli in Crimea), rese ancora più tesi i rapporti tra i due paesi. Nel frattempo, un’inflazione altissima, la mancanza di riserve energetiche e un potere d’acquisto sempre più basso ridussero in miseria il Paese ed esacerbarono le differenze etniche e regionali. Leonid Kuchma, un riformatore a favore dei russi, sconfisse Kravchuk nelle elezioni presidenziali del 1994. Il CPU trasse vantaggio dalla confusione politica ed economica e, nelle elezioni del 1994, riuscì a ottenere una sostanziosa maggioranza di seggi in parlamento. Alla fine degli anni ’90, sorsero nuovi motivi di tensione tra la Russia e l’Ucraina, a causa degli stretti rapporti di quest’ultima con la NATO. Alla fine di aprile del 2001, la destituzione del primo ministro Viktor Yushchenko ha messo a repentaglio la stabilità politica del Paese. Il 29 maggio 2001 la carica di primo ministro è stata affidata ad Anatoliy Kinakh, che ha governato per quasi un anno e mezzo. Il 21 novembre 2002 la carica e’ passata a Viktor Fedorovych Yanukovych, nominato per decreto dal Presidente. L’opposizione nell’inverno del 2004 ha chiesto e poi ottenuto con una manifestazione di piazza poi sfociata in occupazione delle città di Kiev ( nota come la manifestazione degli Arancioni ) l’annullamento dei risultati elettorali che avevano designato Presidente Viktor Fedorovych Yanukovych , il rifacimento delle elezioni ha ribaltato il risultato e designato un nuovo Presidente: Victor Yushenko ed un nuovo Primo ministro: Julija Timoshenko dal gennaio 2005 .

Cultura e tradizioni

Per anni, il mondo occidentale ha considerato l’Ucraina semplicemente come una parte della Russia. Ma il bortsch, le uova dipinte e molte delle più famose canzoni cosacche e delle danze tradizionali hanno avuto origine in Ucraina. Gli ucraini occidentali si considerano ucraini al 100% e difendono la loro cultura, parlando la loro lingua e sbandierando il loro nazionalismo. A est, dove vivono più di 10 milioni di russi, il nazionalismo è meno sentito e la maggior parte della popolazione parla russo.
L’ucraino, come il russo e il bielorusso, è una lingua slava orientale. Nonostante sia stato messo in secondo piano dal russo e dal polacco, o addirittura vietato dallo zar Alessandro II nel 1876, l’ucraino ha resistito e nel 1990 fu adottato come lingua ufficiale del Paese..
Le origini della letteratura nazionale ucraina risalgono alle cronache slave medievali, come per esempio lo Slovo o polku Ihrevim del XII secolo. Gli inizi della letteratura ucraina moderna si devono al filosofo errante della metà del XVIII secolo, Grigoryi Skovoroda, il ‘Socrate ucraino’, scrisse poemi e trattati filosofici in ucraino, destinati alla gente comune piuttosto che all’élite. Taras Shevchenko, un fervente nazionalista nato come schiavo nel 1814 e poi diventato un eroe nazionale, fu il primo scrittore di lingua ucraina di una certa importanza. Le sue opere contribuirono alla nascita di un periodo d’oro per la letteratura ucraina. Il migliore e più produttivo scrittore dell’inizio del XX secolo fu Ivan Franko, le cui opere comprendono racconti di fantasia, poesie, opere teatrali, trattati filosofici e racconti per bambini. Molti scrittori trattarono l’argomento dell’occupazione sovietica e molti furono perseguitati per questo motivo. L’Unione degli Scrittori Ucraini di Kiev ebbe un ruolo molto importante per quanto riguarda l’indipendenza dall’URSS ottenuta nel 1991.
La musica ucraina trae ispirazione dalle antiche tradizioni orali dei bylyny (poemi narrativi epici) e delle dumas, lunghe ballate liriche che celebravano la gloria dei cosacchi.
La musica popolare ucraina affonda le sue radici nei leggendari kozbar, i menestrelli erranti del XVI e del XVII secolo, le cui canzoni, che narravano episodi eroici, erano accompagnate dal kozba, uno strumento simile al liuto. La bandura, uno strumento più grande che poteva avere fino a 45 corde, sostituì il kozba nel XVIII secolo. I cori di bandura si diffusero nell’arco di poco tempo e la bandura divenne il simbolo della nazione. Oggi, il Coro di Bandura Ucraino di Kiev si esibisce in tutto il mondo..
L’architettura ucraina è dominata da chiese. Un genere molto particolare è quello delle chiese di legno caratterizzate da cupole a strati costituite da asticelle in legno, il tutto tenuto insieme da un sistema complesso che non prevede l’uso di chiodi. Nell’intento di distruggere l’identità e il nazionalismo ucraini, negli anni ’30 i sovietici demolirono centinaia di edifici sacri, tra cui quattro cattedrali del XII secolo. Anche la pittura affonda le sue origini nelle tematiche religiose. Fino al XVII secolo, la forma di espressione più diffusa era l’icona, una piccola immagine di Cristo, della Vergine Maria, degli angeli o dei santi dipinta su un pannello di legno alla quale erano attribuiti poteri curativi e spirituali. Insieme alle icone, nelle chiese si diffusero anche i dipinti murali, i mosaici e gli affreschi. L’ascesa al potere dei cosacchi nel XVII secolo favorì lo sviluppo di nuove scuole di pittura secolare con tematiche nazionalistiche. Dopo anni di freddo Realismo Sovietico, in questo momento la sperimentazione stilistica e le tematiche nazionalistiche sono nuovamente in auge.
La cucina ucraina si basa su piatti di origine contadina che utilizzano in particolare cereali e verdure di base quali patate, cavoli, barbabietole e funghi.
La carne in genere viene bollita, fritta o stufata.
Normalmente i dolci sono ricoperti di miele e frutta, in particolare ciliegie e prugne; i dolci più diffusi sono i panini dolci. Lo snack ucraino più diffuso è costituito dai varenyky, piccole pallottole di pasta, mentre il piatto tipico principale è il salo, il grasso di maiale. Il consumo di salo risale a molti secoli fa e l’attenzione riservatagli dagli ucraini è la stessa che i francesi riservano al vino. Il bortsch affonda le sue origini in Ucraina ed è ancora oggi la zuppa tipica del paese, un brodo di barbabietole e verdura mista che viene in genere servito con la panna. Strano ma vero, in Ucraina è difficile trovare del buon cibo ucraino, dal momento che la maggior parte dei ristoranti di livello elevato propongono la cucina internazionale, che va molto di moda. La migliore cucina ucraina si trova nelle case private: se siete invitati a pranzo o a cena da qualcuno, accettate senza riserve. Le bevande alcoliche sono molto diffuse, in particolare la vodka, un distillato chiaro di frumento, segale e qualche volta patate. Il nome deriva da voda (acqua) e può essere approssimativamente tradotto con ‘un goccino’.

LE CITTA’

LA CAPITALE: KIEV
Fondata nel V secolo, Kiev è la città madre dell’Ucraina, della Russia e della Bielorussia.
I tre stati discendono tutti dalla Rus’ di Kiev, l’entità slava esistita dal IX all’XI secolo.
Da allora, Kiev è sopravvissuta alle invasioni mongole, a incendi devastanti, alla pianificazione urbana comunista e alla distruzione massiccia della seconda guerra mondiale. La Città Vecchia si concentra intorno all’estremità nord-orientale di vulitsya Volodymyrska e annovera buona parte dei monumenti storici di Kiev. L’edificio più importante è la Cattedrale di Santa Sofia, dell’XI secolo, che ospita alcuni dei maggiori mosaici e affreschi. A sud della cattedrale, c’è il viale principale, destinato allo shopping, vulitsya Khreshchatyk, una via affollatissima e piena di negozi. All’estremità meridionale di Khreshchatyk, il Mercato di Bessarabsky pullula di venditori di frutta e di verdura.
Andriyivsky vziz, la strada più affascinante di Kiev, si snoda in direzione nord dalla Città Vecchia fino all’inizio del quartiere di Podil, lo storico quartiere dei mercanti, dove ha sede anche il porto fluviale. Lungo la via Andriyivsky troverete gallerie, negozi, ristoranti e caffè. Il cuore di Podil è costituito da Kontraktova ploshcha, la piazza famosa per l’enorme Kontraktova Dim (Casa dei Contratti), caratterizzata da bianche arcate, che occupa il centro della piazza. L’edificio, che risale al 1817, ospita oggi ristoranti, gallerie e uffici.
Più a nord-ovest si trova l’agghiacciante, ma interessante, Museo di Chernobyl, che testimonia il più grande disastro nucleare, avvenuto a soli 100 km in direzione nord.
A sud della Città Vecchia, lungo il fiume, sorge il quartiere di Pechersk, lo storico centro ecclesiastico dove ha sede il Monastero delle Grotte, fondato nel 1051. Situato sui pendii boscosi che costeggiano il Dnipro, pochi chilometri a sud del centro della città, è costituito da numerose chiese con cupole dorate, da labirinti sotterranei che custodiscono le spoglie mummificate dei monaci e da eleganti edifici monastici che oggi sono diventati musei (in uno di essi sono conservati molti ori degli sciti). La Cattedrale della Dormizione, che fa parte del complesso del monastero, risale alla fine dell’XI secolo. Nonostante sia stata parzialmente distrutta dall’Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale, è ancora oggi uno dei migliori edifici religiosi barocchi del paese

Chernihiv- – Chernigov , sede di alcuni dei migliori esempi di edifici religiosi dell’XI e del XII secolo, risale all’VIII secolo e fu uno dei più importanti principati della Rus’ di Kiev. Poco distante dalla centrale ploshcha Chervona, c’è la Chiesa di Pyatnytska. Risale al XII secolo, ma è frutto di una ricostruzione degli anni ’60. Percorrendo pochi isolati in direzione sud-est c’è Dytynets, dove un parco pieno di alberi circonda un gruppo di antichi edifici religiosi. La Cattedrale di Spaso-Preobrazhensky (XI secolo) possiede due imponenti torri campanarie a forma di missile, l’interno è buio e misterioso e conserva una parete divisoria barocca del XVIII secolo decorata con icone, e le tombe di molti reali della Rus’ di Kiev. A nord-ovest, c’è la Cattedrale di Boryso-Hilbsky, sede di un museo che ne racconta la storia. Nell’angolo orientale si trova il Museo Storico di Chernihiv, che ha sede all’interno di un edificio neoclassico dell’inizio del XIX secolo. Si possono ammirare molte opere del periodo della Rus’ di Kiev, alcune armi cosacche e una copia della famosa Bibbia di Ostroh, del 1851, la prima stampata in lingua slava antica. La città si trova poco più di 100 km a nord-est di Kiev, a cui è collegata tramite un servizio regolare di autobus.